Sono consapevole che volete delle foto ma vi chiedo pazienza....
Tornando a ieri...ci potevamo semplificare la vita sostituendo i banchi di manovra con altri uguali ma meno datati e già efficenti.... Tuttavia,fin dal primo momento ho cercato di recuperare i materiali esistenti. Certamente abbiamo sostituito tutte le parti irrecuperabili,però, è non tanto il voler vincere una sfida ma il voler recuperare oggetti toccati,usati da persone che in quegli anni erano giovani con le speranze ,i problemi e sogni da realizzare come ciascuno di noi...
Da quel 26 giugno 1944,nessuno aveva potuto o voluto manovrare quei meccanismi e quando ieri, dopo molta fatica, la ruota dell'esclusione del reostato ha ripreso a girare,prima lentamente e poi sempre più velocemente, era come se quegli anni "sospesi"avessero preso a scorrere di colpo.
La mia sensazione me li faceva udire nel ritmo friabile della ruggine che a poco a poco si staccava da ogni giro di ingranaggio... Neppure rifacendo il locomotore L11 ho provato questa sensazione ed ero ben più giovane ed entusiasta o con la 773 o con il vapore che comunque ho nel sangue(ferroviario)
No,qui è una cosa diversa dove riesco ad intravvedere la luce di un tempo(per fortuna) mai veramente conosciuto che tuttavia passa attraverso la mia vita di adolescente in quella libertà che solo il mare può dare .
Nei pomeriggi passati sulla spiaggia tra cavalloni spumeggianti nei giorni di mareggiata e quelli pigri del sole a picco di ferragosto.
Camminate sotto il sole ,mano nella mano col mio amore,l'odore dell'aria a tratti piena di salsedine come solo in Romagna profuma. A tratti ,invece,mescolata all'aria che viene dalla montagna e dai campi coltivati di terra gialla...Poi,improvviso,irrompeva il fischio del treno,in qualunque posto ti trovassi,tanto forte da sovrastare,le grida di bambini e di tutti noi là sul bagnasciuga.
Si vedeva il treno dalla spiaggia,lunghi convogli bianchi,carri derrate,pieni di frutta e ortaggi che risalivano la penisola e passavano a pochi metri da noi. Immancabile al tramonto il nostro appetito, trovava il conforto di una calda piadina la cui anima era una saporita fetta di prosciutto...
Ricordi mai sopiti di un piccolo mondo perfetto,semplice come un bicchiere d'acqua, "vero" come la nostra gioventù....
Perdonate la digressione "inopinatamente poetica e scusate il disturbo"ma per me la ferrovia non è solo una cose ma tante cose messe assieme che ne fanno una...sola"
Max RTVT