FEB - Ferrovie Economiche/Elettriche Biellesi
Inviato: 02/03/2012, 20:11
Apro un nuovo argomento dedicato alle Ferrovie Economiche/Elettriche Biellesi.
La rete delle FEB fu inaugurata il 31/12/1891 e constava inizialmente delle linee Biella-Miagliano-Balma, Biella-Cossato-Vallemosso e Biella-Occhieppo Inf.-Mongrando, tutte a scartamento ridotto di 950mm e trazione a vapore.
Le linee furono costruite primìncipalmente per collegare le varie aziende tessili delle vallate biellesi alla stazione ferroviaria di Biella e di fatti lungo i percorsi si incontravano diversi raccordi merci.
La rete era inizialmente gestita dalla Società Belga, ma nel primo dopoguerra, la gestione delle ferrovie divenne sempre più carente.
Già nel 1920, la linea di Mongrando fu ceduta alla Soc. An. Biella Oropa per Trazione Elettrica, che la elettrificò e la declassò a tramvia previa ricostruzione in sede stradale della tratta urbana in Biella.
La linea completamente rinnovata fu riaperta l'11 aprile 1922 e riscosse da subito grande successo.
Fu così che una cordata di imprenditori biellesi decise di rilevare le 2 rimanenti ferrovie dalla Belga e pertanto fu costituita la Soc. An. Ferrovie Elettriche Biellesi, il cui scopo era l'acquisto delle linee Biella-Balma e Biella-Vallemosso, la loro elettrificazione e la realizzazione di altri tronchi.
Entro l'autunno 1924, il potenziamento delle ferrovie fu completato, mentre per vedere un'estensione della rete bisognerà attendere il 1930, quando venne aperta la diramazione Cossato-Masserano, che secondo i progetti, avrebbe dovuto raggiungere Gattinara e collegarsi alla tramvia Vercelli-Gattinara-Aranco Sesia, a trazione a vapore e scartamento ordinario me che era in progetto di trasformare come la rete FEB.
Tale progetto non ebbe seguito e pertanto la diramazione per Masserano non fu prolungata.
Negli anni '30 la rete FEB fu integrata con autolinee della Ditta Felice Fossati, che partivano dai capolinea ferroviari per inoltrarsi nelle vallate.
La seconda Guerra Mondiale interessò marginalmente le linee: si ebbe un incremento dei trasporti merci (ricordiamo che le FEB furono la prima azienda italiana ad introdurre i sottocarrelli Langbein nel 1903) e del trasporto passeggeri, ma le azioni partigiane non crearono grandi problemi.
Nel dopoguerra furono acquistati 3 veicoli dalla Ferrovia Alto Pistoiese (linea pracchia-Mammiano), una motrice e 2 rimorchiate a carrelli per far fronte all'aumento degli utenti delle ferrovie.
Nel 1955 le FEB e la SABOTE si fusero con altre aziende di trasporto automobilistico dell'allora provincia di Vercelli creando l'ATA (Azienda Trasporti Autoferrotramviari), che dovette decidere se rinnovare le linee ferrotramviarie o se sostituirle con autolinee ritenute più economiche.
Come è purtroppo ovvio, la scelta cadde sullo smantellamento della rete e così il 29 ottobre 1958 fu chiusa la linea Biella-Balma mentre il 15 dicembre 1958 vennero chiuse le linee Biella-Cossato-Vallemosso e Cossato-Masserano.
Il materiale rotabile fu demolito entro il luglio 1959 tranne le vetture ex Ferrovia Alto Pistoiese che essendo più recenti, si prospettava di vendere ad altre società (furono contattate la Domo-Locarno, la Genova-Casella, la Dobbiaco-Calalzo).
Purtroppo nessuna di queste amministrazioni era interessata all'acquisto e nei primi anni '70 le vetture vennero demolite.
La rete delle FEB fu inaugurata il 31/12/1891 e constava inizialmente delle linee Biella-Miagliano-Balma, Biella-Cossato-Vallemosso e Biella-Occhieppo Inf.-Mongrando, tutte a scartamento ridotto di 950mm e trazione a vapore.
Le linee furono costruite primìncipalmente per collegare le varie aziende tessili delle vallate biellesi alla stazione ferroviaria di Biella e di fatti lungo i percorsi si incontravano diversi raccordi merci.
La rete era inizialmente gestita dalla Società Belga, ma nel primo dopoguerra, la gestione delle ferrovie divenne sempre più carente.
Già nel 1920, la linea di Mongrando fu ceduta alla Soc. An. Biella Oropa per Trazione Elettrica, che la elettrificò e la declassò a tramvia previa ricostruzione in sede stradale della tratta urbana in Biella.
La linea completamente rinnovata fu riaperta l'11 aprile 1922 e riscosse da subito grande successo.
Fu così che una cordata di imprenditori biellesi decise di rilevare le 2 rimanenti ferrovie dalla Belga e pertanto fu costituita la Soc. An. Ferrovie Elettriche Biellesi, il cui scopo era l'acquisto delle linee Biella-Balma e Biella-Vallemosso, la loro elettrificazione e la realizzazione di altri tronchi.
Entro l'autunno 1924, il potenziamento delle ferrovie fu completato, mentre per vedere un'estensione della rete bisognerà attendere il 1930, quando venne aperta la diramazione Cossato-Masserano, che secondo i progetti, avrebbe dovuto raggiungere Gattinara e collegarsi alla tramvia Vercelli-Gattinara-Aranco Sesia, a trazione a vapore e scartamento ordinario me che era in progetto di trasformare come la rete FEB.
Tale progetto non ebbe seguito e pertanto la diramazione per Masserano non fu prolungata.
Negli anni '30 la rete FEB fu integrata con autolinee della Ditta Felice Fossati, che partivano dai capolinea ferroviari per inoltrarsi nelle vallate.
La seconda Guerra Mondiale interessò marginalmente le linee: si ebbe un incremento dei trasporti merci (ricordiamo che le FEB furono la prima azienda italiana ad introdurre i sottocarrelli Langbein nel 1903) e del trasporto passeggeri, ma le azioni partigiane non crearono grandi problemi.
Nel dopoguerra furono acquistati 3 veicoli dalla Ferrovia Alto Pistoiese (linea pracchia-Mammiano), una motrice e 2 rimorchiate a carrelli per far fronte all'aumento degli utenti delle ferrovie.
Nel 1955 le FEB e la SABOTE si fusero con altre aziende di trasporto automobilistico dell'allora provincia di Vercelli creando l'ATA (Azienda Trasporti Autoferrotramviari), che dovette decidere se rinnovare le linee ferrotramviarie o se sostituirle con autolinee ritenute più economiche.
Come è purtroppo ovvio, la scelta cadde sullo smantellamento della rete e così il 29 ottobre 1958 fu chiusa la linea Biella-Balma mentre il 15 dicembre 1958 vennero chiuse le linee Biella-Cossato-Vallemosso e Cossato-Masserano.
Il materiale rotabile fu demolito entro il luglio 1959 tranne le vetture ex Ferrovia Alto Pistoiese che essendo più recenti, si prospettava di vendere ad altre società (furono contattate la Domo-Locarno, la Genova-Casella, la Dobbiaco-Calalzo).
Purtroppo nessuna di queste amministrazioni era interessata all'acquisto e nei primi anni '70 le vetture vennero demolite.