Bar della Rotaia

Cari amici, dopo la lunga pausa per il trasloco e con un nuovo PC, sto riallaciando i rapporti con il web. Attualmente mi sto occupando di incidentalità ferroviaria su questa pagina di Facebook.

Che ne dite se ne parliamo anche al nostro Bar ?

Se lo ritenete opportuno e gradevole posso ripostare qui i miei interventi.

Fatemi sapere.

https://www.facebook.com/groups/1642893725988780/

Ben ritrovato, Gaetano.
Anche se non vorremmo mai avere notizie di incidenti ferroviari, purtroppo la realtà è un'altra ed è giusto che se ne parli anche al BAR. Non so come la pensano gli altri avventori che invito a farsi avanti con le proprie proposte.

Più che il giudizio e/o l'indice di gradimento degli avventori mi interessa il parere dei responsabili del BAR andando a trattare argomenti alquanto delicati. Sappiamo benissimo che altre pagine web sono state chiuse per aver pubblicato resoconti sugli incidenti ferrovviari. Nel nostro strano paese si permette a pseudo giornalisti o ad appassionati-poco-ferrati di scrivere pagine e pagine su tutto ciò che accade sui binari ma si censurano anche gli interventi di carattere tecnico-divulgativo quando si teme che si possa violare la privacy degli agenti ferroviari coinvolti nell'evento.

Gente !!! Non ho mica detto che gli avventori non debbano parlare. Leggetemi bene.

Scaglia la prima pietra!

Vorrei essere autorizzato a farlo.

Restando in tema...non vorrei che la pietra...tornando indietro...potesse rompere tutti vetri del BAR costringendoci a chiudere. E' già successo da qualche parte.

Gaetano, è ovvio che gli avventori del BAR, visto le implicazioni che possono emergere e dopo i tuoi dubbi, siano restii a innescare possibili contestazioni. Da parte mia, subito dopo la tua risposta al mio primo intervento, ho interessato l'amministratore e gli altri affinché dessero un loro parere. Fino ad ora non ho avuto risposte da nessuno.

Giancarlo non ci resta che aspettare. Muovendosi su un campo minato occorre avere adeguate "coperture ed istruzioni".

Concordo con te.

Io non ci vedo nulla di male e non vedo la necessità di alcuna autorizzazione.
Don, inizi pure la sua omelia!

Bisogna stare però attenti a non pestare i piedi a nessuno.

Vedi Iacopo, altri siti sono stati per aver trattato "temi sensibili" di incidentalità ferroviaria dovuta principalmente ad errori umani. Ora, dal momento che non sono in grado di trattare simili argomenti con foto catastrofiche di mezzi incidentati, vorrei analizzare cause e concause relative alla fallacità umana. Però fosì facendo potrei incorrere nella violazione della privacy dei colleghi coinvolti i quali, o loro familiari, potrebbero risentirsi non solo verso di me ma anche verso il nostro BAR ed agire di conseguenza. Nonostante che gli errori commessi siano stati rilevati e censurati sia dalla ferrovia che dalla Magistratura. Per questo serve l'autorizzazione a tutela sia mia che del BAR.

Per esempio, parlando dell'incidente di Casabianca, lo scontro tra due treni tra Ciampino e Velletri (Giancarlo, credo, se lo ricorderà) potrei fare una dettagliata analisi (al pari di quella fatta su Balvano) dalla quale potrebbero emergere fatti e circostanze sconosciute o non portate a conoscenza dei media. E poichè non è poi passato tanto tempo dal disastro non vorrei "infierire" su qualche responsabile ancora in vita o riesumare tristi ricordi.

Gaetano hai ragione. Fintanto che si dà la notizia uso giornalistico è un conto, quando si scende nel particolare e si toccano dati sensibili e un altro. Anche se poi le notizie si possono trarre dalle risultanze delle inchieste. Ma questo è un lavoro che ogniuno privatamente può fare.

Caro mio chierichetto Senior, dalle inchieste (ammesso che a tutti sia concesso accedervi) qualche volta non emergono tutti i risvolti che solo "la voce della rotaia" ha portato in giro nelle stazioni, nei depositivi locomotive, nei tronchi lavori, nei dopolavoro ferroviario o nella cerchia ristretta di amici e conoscenti. Non è curiosità morbosa la mia e né, tanto meno, distorsione professionale. Capiscimi bene. Nell'ambiente ferroviario, come credo in tutti gli ambienti di lavoro non si è immuni dal "pettegolezzo". Di certo si sapevano cose, forse di piccola importanze se considerate in se stesse, ma che poi, dopo i fatti, ci si ricordava che (per esempio) il tal collega non andava a riposare tra il turno Mattina e quello successivo di Notte, facendo un secondo lavoro. Oppure che il tal dei tali era alquanto leggero nell'appliccare le norme regolamentari. O, peggio ancora, per la sua distrazione era già incorso in "pericolati incidenti" , opportunamente occultati dai collrghi per tema di conseguenze censorie. Come anche si era più o meno a conoscenza che la promozione del tizio, ed il conseguente trasferimento in altra località, era dovuta solo a meriti diversi da quelli professionali. Potrei continuare, caro Giancarlo. Ti sembrerà strano ma tutto queste cose io le ho trovate come concausa in alcuni incidenti ferroviari, anche se i media non ne hanno mai parlato.