Strane intersezioni

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Messaggioda freelancer » 09/07/2013, 19:19

Vedendo alcune foto della vecchia "Linea dei Bivi" di Mestre, avevo osservato le intersezioni, a 90° e con le rotaie di un binario sopralzate per non tagliare l'altro.
Qualcuno ha la descrizione dei particolari costruttivi di queste intersezioni?
In qualche altro ambito ce ne sono ancora?

Visto che ho citato il caso particolare della Linea dei Bivi, in cui tutti i binari erano elettrificati, come erano costruite le intersezioni dei fili per evitare che uno strisciante si impigliasse nell'altro filo?
Paolo
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 09/07/2013, 19:40

Mi sembra che su un vecchio numero di "TRENI" ci sia stato un articolo a riguardo.
Comunque in alcuni casi il binario che taglia viene montato in maniera da far rotolare il bordino della ruota sul fondo di un tratto particolare di binario che lo solleva impedendo al cerchione di battere contro il punto di taglio.
Per quanto riguarda la linea di contatto, viene montato in corrispondenza del punto di incrocio un piattello romboidale opportunamente grande per permettere il passaggio dell'archetto e ai cui vertici vengono ancorati i conduttori. Oppure si crea un qualcosa di simile mediante un insieme di conduttori opportunamente sagomati.
Giancarlo
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Messaggioda fas » 09/07/2013, 19:43

Un'altra intersezione "famosa" era quella nei pressi della stazione Lana (BZ), tra la Bolzano-Merano e la Lana-Postal.

Immagine
Tratta da Photorail
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Messaggioda freelancer » 10/07/2013, 12:52

Giancarlo Giacobbo ha scritto:Per quanto riguarda la linea di contatto, viene montato in corrispondenza del punto di incrocio un piattello romboidale opportunamente grande per permettere il passaggio dell'archetto e ai cui vertici vengono ancorati i conduttori. Oppure si crea un qualcosa di simile mediante un insieme di conduttori opportunamente sagomati.

La seconda opzione l'avevo vista in opera sulle tranvie di Vienna: ci sono dei fili ausiliari sopra l'intersezione a guidare lo strisciante. Sulle foto della Linea dei Bivi questi fili ausiliari non c'erano e non capivo (per la scarsa qualità delle foto a disposizione) come fosse fatto lì.

Che velocità si doveva tenere su quelle intersezioni? se ricordo, a passo d'uomo.
Poi, di intersezioni simili, ne esistono ancora? Niente di strano se fossero ancora normate ma senza impieghi.
Un tempo ce n'era una fra la Trento-Malè e un raccordo, ma non so se esista ancora: era interessante perchè la linea principale era a scartamento ridotto e non c'era la complicazione della linea di contatto, c'era solo sulla principale.
Paolo
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Messaggioda fas » 10/07/2013, 21:12

Andavano percorse a passo d'uomo solo dai treni che percorrevano la linea "secondaria" (nella foto sopra si nota che, in corrispondenza dell'intersezione, il treno della LP passava con il bordino sopra la rotaia della linea FS).

Intersezioni del genere non mi pare siano ancora in esercizio.

Sulla Trento-Malè, nei pressi dei raccordo Whirlpool di Gardolo (R.I.P.), non mi pare di ricordare che vi siano intersezioni a 90°, ma solo tratti di binari compenetrati. Il "vescovo" :) saprà sicuramente essere più preciso di me.
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Messaggioda ioannesg » 10/07/2013, 21:37

Era il raccordo di Mezzolombardo, la cosiddetta "feratela"
Giovanni
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 11/07/2013, 17:43

Per la precisione, la velocità da tenere era di 6 km/h.
L'impossibile non esiste.
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